Fattori che possono incidere sul completo recupero della continenza urinaria dopo prostatectomia radicale

ll recupero della completa continenza urinaria dopo l’intervento di prostatectomia radicale può dipendere da variabili:

  • PRE-OPERATORIE
    • età al momento dell’intervento
    • obesità e attività fisica
    • condizioni generali preintervento
    • presenza di disturbi minzionali preintervento
    • pregressa chirurgia prostatica
  • CHIRURGICHE
    • tecnica definita nerve sparing in cui si cerca di ridurre al minimo o evitare il danno alle strutture nervose
    • prostatectomia radicale con risparmio delle vescicole seminali, poiché le fibre del plesso pelvico sono situate  inferiormente all’apice delle vescicole seminali
    • ricostruzione e preservazione del collo vescicale poiché il collo della vescica fa parte dell’apparato sfinteriale maschile deputato alla continenza
    • lunghezza dell’uretra membranosa, questo perché maggiore è la lunghezza dell’uretra preservata durante l’intervento, migliore è il recupero della continenza post operatoria
    • ricostruzione del rabdomiosfintere ovvero del supporto posteriore del muscolo sfintere esterno dell’uretra ripristinandone la continuità
    • conservazione della fascia endopelvica e legatura selettiva del complesso venoso dorsale. Nella fascia endopelvica, infatti, vi sono componenti muscolari lisce e fibre del nervo pudendo che innervano il rabdomiosfintere. La legatura selettiva delle vene del complesso venoso dorsale permette di di risparmiare le fibre del muscolo elevatore dell’ano
  • POST-OPERATORIE
    • tempo di cateterizzazione, più viene tenuto il catetere più è difficile riprendere la continenza
    • esecuzione di radioterapia
    • cicli di esercizi per la muscolatura del pavimento sia pre che post intervento